FATTORIA DI GEGGIANO


Dalla leggenda di Dioniso, dio del vino, che sceglie i colli senesi come terra ideale per piantare le viti e farne il Sangiovese, accompagnato da una dea che si innamora del luogo e dona ai filari la sua splendida immagine ad ala di farfalla, nasce il nostro Chianti Classico che armonizza una storia ricca di poesia e suggestione con l’ottima qualità del vino prodotto in questa zona.
Le forti pendenze del terreno sassoso e la presenza di galestri, sono ideali per la produzione di un prodotto di altissima qualità, ottenuto da 25 ettari di vigneto a bassa produzione, circa 60 quintali di uva per ettaro, coltivato a cordone speronato. Le uve vengono raccolte verso la fine di settembre, in modo che possano raggiungere la massima maturazione fenolica e zuccherina e i tannini dolci diano al vino morbidezza.

Il Chianti Classico è il prodotto che per eccellenza rappresenta questa terra e il frutto del vigneto ad “ala di farfalla” che sorge nelle colline del Chianti senese.

Le Chiantigiane hanno scelto Geggiano come luogo privilegiato per la produzione di un vino di grande qualità.
Tutto intorno, il paesaggio è straordinario: il vigneto con la sua forma ad “ala di farfalla” che guarda verso Piazza del Campo, nel cuore della città medievale di Siena, riassume la poesia del nostro Chianti Classico DOCG.
Siamo a Geggiano, nel cuore dei colli senesi, terra dell’eccellenza del Chianti Classico. Poco distante dai vigneti, si trova la Certosa di Geggiano Pontignano; la campagna del Chianti appare nei suoi caratteri meno aspri ed entra nella Certosa trasformandosi in ricchi giardini che segnano un tutt’uno tra struttura architettonica e natura, come a sottolineare l’armonia tra uomo e natura che era uno dei fondamenti della vita dei Certosini.

Ala di Farfalla

Quando Dioniso scese nella terra
a piantar viti per ricavarne vino
volò in coppia con una Dea alata
planando dolcemente sul pendio.
Giunse di sera in cielo già le stelle
per il gran viaggio la Dea tanto stanca
si addormentò sotto le ali belle
in cielo già splendea la luna bianca.
Quando all’alba sorse il primo raggio
la Dea alata non riprese il volo
volle restare là cessò il suo viaggio
in quella Terra che Dio fece dono.
Così Dioniso ci piantò la vigna,
il Sangiovese per fare il vino rosso
per il vinsanto Malvasia gialla,
e da quel giorno la vigna cambiò nome,
si chiama vigna ad ala di farfalla…

Beppe Semboloni